La geografia

La geografia del Kenya

NOTA BENE:

il materiale di seguito riportato è di proprietà di Fabrizio Cinus, in quanto proveniente dalla tesi di laurea magistrale dal titolo “La questione di Mandera fra Kenya e Somalia”, A.A. 2009-2010, Facoltà di Scienze Politiche, Università degli studi di Cagliari.

Il Kenya è uno Stato dell’Africa Orientale, attraversato dalla linea dell’equatore. Confina a Nord con l’Etiopia e per un breve tratto nella parte Nord-Ovest con il Sudan; a Ovest confina con l’Uganda e a Sud con la Tanzania; a Sud-Est con l’Oceano Indiano e ad Est con la Somalia. La superficie, con i suoi 580 mila km2 circa, è pari a quasi due volte quella dell’Italia. Al suo interno i paesaggi sono dei più vari, dalla foresta al deserto di sabbia, dalla giungla al deserto di rocce e addirittura un deserto di sale. Il monte sacro dei Kikuyu, il Monte Kenya (5199 m.), si trova vicino alla linea dell’equatore e i suoi ghiacciai perenni garantiscono la presenza dell’acqua; i due laghi più grandi sono il Lago Turkana, una parte del quale è situata in Etiopia [1], e il Lago Vittoria (o Nyanza), in “comproprietà” con l’Uganda e la Tanzania. All’interno del Kenya vivono circa 50 tribù, ciascuna con una propria lingua. Le lingue ufficiali sono lo Swahili e l’Inglese. Le religioni presenti nel paese sono il Cristianesimo con numerosissime confessioni, l’Islam, l’Induismo e l’animismo [2].

Secondo l’ultimo censimento, effettuato in Kenya nel 2009, la popolazione ha superato i 38 milioni di individui, quasi equamente distribuiti tra popolazione maschile e popolazione femminile (c’è una prevalenza femminile di poco più di 200 mila persone). Rispetto al precedente censimento del 1999 significa che la popolazione è cresciuta di 10 milioni di persone in dieci anni. La distribuzione tra le otto province, viste le caratteristiche geografiche, chiaramente non è equa: nella North Eastern Province vivono circa 2 milioni e 300 mila persone, su un territorio di 126852,3 km2, mentre nella Nairobi Province vivono più di 3 milioni di persone su un territorio di appena 695,1 km2, e nella Rift Valley Province vivono oltre 10 milioni di persone, quasi un terzo del totale, su un territorio di 183383,2 km2. La differenza risiede nella differente ospitalità e nelle risorse che offre il territorio, dove ad una Central Province in cui buona parte del terreno è arabile fa da contrappeso una North Eastern Province quasi completamente desertica. La contea maggiormente popolata è la capitale Nairobi, che supera i tre milioni di persone, mentre quella meno popolata è la contea di Lamu, con una popolazione di poco più di 100 mila persone. I due terzi della popolazione vive nelle campagne, e solo un terzo è urbanizzata, e un quarto di questo terzo vive nella capitale. [3]

[1] La parte etiope del Lago Turkana è visibilmente prosciugata, (come si può notare sorvolando la zona), anche a causa dello sfruttamento idrico etiope del fiume Omo, che alimenta il suddetto lago. S. Li, E. M., Gibe III, già in cantiere la nuova opera-killer, http://www.metaforum.it/showthread.php/14609-Etiopia-la-diga-di-cartapesta.

[2] Secondo i dati del Governo, il 38 per cento della popolazione è Protestante, il 25 per cento appartiene al Cattolicesimo, il 7 per cento è Musulmano e l’1 per cento è Induista. Il resto della popolazione osserva religioni indigene tradizionali o altre confessioni legate al Cristianesimo. Africa South of the Sahara 2010, Routledge, London 2009, voce Kenya, p. 647.

[3] Kenya National Bureau Of Statistics (KNBS), Kenya Census 2009.